Da "La Nazione" del 27 luglio 1996:

Leonardo Gori pioniere in casa del fumetto

Ha partecipato alla nascita delle prime pubblicazioni a Firenze. E ora dirige "IF"

«Per me resta un' espressione dell' arte»

Indiscussa culla del fumetto in Italia grazie alla casa editrice Nerbini con «Topolino» e «L' Avventuroso» , Firenze ha progressivamente smarrito il suo ruolo nel corso degli anni, anche se ultimamente alcune iniziative cercano di rinverdire la tradizione. Di sicuro però, Firenze e la Toscana vantano una notevole concentrazione di esperti, critici e collezionisti di fumetti, accanto a una vitale attività editoriale di riviste «sui» fumetti. Leonardo Gori è un po' una sintesi di questa vitalità, visto che è un critico famoso (esperto della produzione Disney, del fumetto d'autore americano classico e di quello umoristico e avventuroso italiano) è un collezionista ed è il direttore editoriale della rivista «If Immagini e Fumetti». Gori, lei è anche un pioniere delle varie pubblicazioni nate a Firenze...
«Beh, diciamo di sì. In effetti io gravitavo già agli inizi degli anni Settanta nel vecchio circolo di amici del fumetto a Scandicci e poi a Firenze ho partecipato alla nascita del G.A.F. Alfa Cure».
Poi è iniziata l'esperienza di "Exploit Comics"
«Sì, al GAF cominciò questa attività editoriale con "Exploit Comics" (preceduta dalla breve parentesi del "Gesto") nel 1977. Ricordo che me ne occupavo con Antonio Vianovi e pubblicavamo soprattutto i fumetti americani poco conosciuti, degli anni Venti e Trenta. Anche grazie alla grafica innovativa e rivoluzionaria di Vianovi la nostra era una rivista quasi sperimentale».
Una rivista, già allora, con fior di collaboratori...
«Certamente, da Cuccolini a Brunoro e poi, in seguito, esperti del calibro di Becattini, Boschi e Sani, fino a Faeti».
Poi, nel 1990, arriva la chlusura...
«Fu un peccato, perchè in quel momento la rivista stava decollando».
Lei, però, non si arrese e, tra un libro e l'altro su Disney e Jacovitti, è riuscito a rifare "Exploit Comics"
«In un certo senso sì, anche se la rivista che dirigo si chiama "If" ed è l'erede dell'omonima pubblicazione creata da Gianni Bono e uscita dal '72 all'82. Poi, lo stesso Bono mi propose di cominciare una nuova avventura editoriale...»
A parte la Casa editrice, che ha sede a Milano, il resto della rivista è toscana e la redazione è praticamente a Firenze.
«In realtà, nell'epoca di Internet e del fax, non abbiamo una vera e propria redazione, ma è vero che la nostra redazione virtuale è a Firenze. Quasi tutti i nostri esperti e critici fanno parte del gruppo di "Exploit Comics" e sono fiorentini e toscani».
"If" ha cambiato formula dal numero scorso
"Sì, nei primi numeri era impostata con una divisione per settori, ognuno dei quali affidato a un esperto. Poi, in occasione del centenario del fumetto, abbiamo fatto un numero monografico che visto il successo ottenuto, distribuiremo anche nelle librerie e non solo nelle rivendite specializzate. A ottobre, poi, uscirà un nuovo numero monografico dedicato al collezionismo».
Qual è la filosofia di "If"?
«Siamo un gruppo molto affiatato, unito dalla passione per i Comics e una linea molto precisa: trattare il fumetto per quello che è, una forma d'arte alla stregua di altri mezzi di espressione narrativa e grafica».
[Roberto Davide Papini]